Messina è una città straordinaria; nasconde dentro sé un patrimonio artistico culturale meraviglioso, se si tiene conto della distruzione del terremoto dei primi del '900. Così anche Villa Pulejo, una dimora storica ottocentesca, poco più distante dal centro di Messina. Esattamente a Tremestieri.
Il Ficus Magnolia, all’interno del Parco dove si erge la Villa stessa, è stato piantato nel 1860, in onore dello sbarco degli uomini di Garibaldi per conquistare il Regno delle Due Sicilie, prima dell’Unità d’Italia, avvenuta l’anno seguente, nel 1861.
Il Console del Regno di Sardegna Francesco Lella, amico di Camillo Benso Conte di Cavour, nonché antenato dei Pulejo, posò la prima pietra della futura Villa, acquistando il terreno in quegli anni ed ultimando la costruzione della dimora nel 1880.
Il terreno della Villa rimase immutato nel corso dei decenni e fu da sempre la residenza di famiglia dei Lella-Pulejo nei mesi estivi.
Passò dunque di generazione in generazione, fino ad arrivare nel 1957 agli eredi attuali della Famiglia Pulejo.
Una location estremamente elegante dove poter godere di una straordinaria ricettività e di spazi particolarmente idonei per un ricevimento di classe.
E proprio da qui parte la storia che oggi vorrei raccontarvi: quella di Marco e Valentina. Una delle tante coppie che ha deciso di non arrendersi alla mannaia del 2020, e così, con molta determinazione, alla ricerca di una nuova data che sostituisse quella che sarebbe dovuta essere in primavera.
Questo ci porta ad Ottobre, in una calda - anche se ventosa - giornata siciliana. La Sicilia è bella in tutte le stagioni, ma di sicuro Ottobre offre la possibilità di godersela senza l'afa della calura estiva. Mai scelta fu più azzeccata.
Un ricevimento di classe richiedeva sicuramente la scelta di una location particolare per la cerimonia. Ed anche per la stessa coppia la ricerca è stata particolarmente complessa. Perché si sa, il matrimonio è un evento unico, e perciò è giusto poterlo celebrare in una location da sogno.
Tant'è che si è arrivati ad ipotizzare il Duomo di Messina. Sì, proprio questo splendido rappresentante dell'epoca Normanna in Sicilia, che più volte ha subito distruzioni e finanche bombardamenti. Come a volere - quindi- rappresentare un amore indistruttibile nel tempo e che non si piegherà mai di fronte alle piccole crisi di ogni giorno. Un matrimonio sobrio ed elegante, grazie anche alla impeccabile organizzazione della wedding planner Morena Rombolà, che insieme al suo team ha prodotto un lavoro straordinario, fine ed allineato alle volontà della coppia. Una menzione speciale - stavolta- va alla scelta dello sposo - Marco - già organista a poter avere una ensamble di 25 coristi, venuti dalla Calabria, accompagnati da un maestro organista che ci ha raggiunto dalla lontana Parigi. Elementi straordinari che hanno reso questo matrimonio un meraviglioso ricordo per me, che spero di aver ben documentato attraverso la mia fotografia.
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